Biennale ARTE Dolomiti

Mythologie
 
 
 
ITA

Stefan Soravia vive e lavora in Germania. Presenta in questa occasione tre opere che si collegano al territorio circostante il sito espositivo (le Dolomiti cadorine, il monte Rite e il torrente Boite) da lui frequentato sin dall’infanzia. In questo contesto si è mossa la sua ispirazione sulla traccia di aspetti della natura (acqua, alberi, rocce, pietre e metalli) colti in relazione sia alle pratiche culturali della montagna (le antiche miniere zoldane, i sentieri di caccia e di pascolo) che alla trasfigurazione mitica già sapientemente rielaborata nelle saghe di Carlo Felice Wolff. Così i monti pallidi con le loro ripide pendici, i selvaggi corsi d’acqua che li solcano, i boschi immersi nel misterioso ciclo delle stagioni , nascondono anche altri orizzonti che uno sguardo attento attualizza e trasforma in esperienza artistica. 
 
ENG
 
Stefan Soravia, lives and works in Germany. The three artworks presented have a strict relation to the territories surrounding the exhibition space (the Dolomites of Cadore, the mount Rite and the river Boite), which he used to explore already during his childhood. The inspiration stems from this context, based on natural elements such as water, trees, rocks, stones and metals. The traces of nature are related both to the cultural practices of the mountain region (the ancient caves in Zoldo, the hunting paths, pastoralism) and to the mythical transfiguration elaborated in the chronicles of Carlo Felice Wolff. The pale mountains with their steep slopes, wild water streams and forests plunged into their seasonal cycle hide insights that are carefully actualized and transformed into an art-experience.
 
Testo:
Flavio de Marco
Traduzione:
Tobia de Marco
 
 

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